Sono Myriam Mazza
Farmacista, Cosmetologa,
spa Manager
Faccio una premessa, che vi servirà a capire come sono giunta fin quì: in passato non avrei mai pensato di fare questo lavoro. Sì, da grande avrei voluto fare il magistrato! Lo raccontai apertamente durante la sessione del mio esame di maturità: “Vorrei fare il magistrato, ma in famiglia mi ostacolano e non voglio deluderli, per cui mi iscriverò alla facoltà di Farmacia”.
È vero, studiare Farmacia non è stata una scelta dettata dal cuore, ma devo tanto alla mia mamma, una farmacista appassionata che mi ha trasmesso competenze e valori, oltre a un rigore e un senso di responsabilità fortissimo.
Chi Sono
Durante il mio percorso di laurea, per puro caso, iniziai ad interessarmi alla cosmetica: ai tempi fui una delle prime studentesse a laurearsi con una tesi specialistica in quest’ambito. Già allora, ormai 19 anni fa, ero dell’idea che la bellezza e la cosmetica non fossero qualcosa di effimero, ma racchiudessero in sé un potere terapeutico per le persone.
Scelsi Ferrara per intraprendere il mio percorso di specializzazione, e da un lavoro di tesi nacque una collaborazione con l’Istituto Ispe di Milano del prof. Rigano. Iniziava così una delle esperienze di vita e di lavoro più importanti del mio percorso. La strada è stata costellata da svariate specializzazioni, corsi, master, collaborazioni che mi hanno portata all’incontro decisivo con il mondo dell’estetica. Illuminante fu una visita ad una spa in compagnia di uno dei miei maestri di quel periodo, Mauro Prevedello, che mi aiutò a capire l’importanza che già allora poteva rivestire la figura di un farmacista specializzato come direttore tecnico di beauty farm. Quando sono rientrata a Napoli, oltre a lavorare per l’azienda di famiglia, ho deciso di investire su me stessa mettendo in pratica tutto quello che avevo imparato fino a quel momento. Ho avviato così un centro estetico con spa dove si offrivano trattamenti di estetica avanzata, in sinergia con la possibilità di ricevere consulti medici afferenti a diverse specializzazioni. Decisi di chiamarlo “Settimo Senso”, il giusto connubio tra benessere fisico e psichico.
Era una sfida e non potevo di certo farmi trovare impreparata. Così, nonostante avessi conseguito il titolo di “spa Manager”, decisi di ampliare ulteriormente le mie competenze con un diploma di estetica. Ho poi iniziato ad occuparmi della creazione di “protocolli viso/corpo” specifici e personalizzati.
Ecco, il mio percorso raccontato così può sembrare “idilliaco”, ma posso assicurare che le difficoltà non sono mai mancate. Quando decisi di iniziare questo percorso, ci fu tanto scetticismo nei miei confronti: dai medici alle estetiste che mi ritenevano un’estranea, fino ai colleghi. Sono stati anni impegnativi, ricchi di studio e di esperienze di vita e lavoro.
Nel 2014 fui invitata ad una sfilata di moda, in rappresentanza del mio Istituto, presso un ospedale in provincia di Napoli. Non si trattava di una sfilata qualunque, le modelle erano pazienti oncologiche.
Vi assicuro che a primo impatto per me fu destabilizzante, ma superati i primi momenti di incertezza, non appena vennero a conoscenza delle mie competenze, iniziarono a chiedermi consigli sul come prevenire gli effetti collaterali delle terapie oncologiche sulla pelle. Mi chiesero praticamente di tutto ed io sinceramente, malgrado le mie competenze, mi sentii impreparata di fronte alle loro esigenze. Da lì è iniziato concretamente tutto: le specializzazioni in estetica, i webinar con il Sud America e la Spagna, l’incontro con la Prof.ssa Pucci Romano, una vera pioniera di questo settore, gli studi affiancata da diversi oncologi e dermatologi italiani.
Iniziai poi a frequentare i diversi laboratori di make up già presenti in Italia e in quelle occasioni venne fuori inevitabilmente la “mia natura”. Il motivo è semplice: in questi laboratori le donne venivano truccate e basta. E la pelle? Oltre ad essere l’organo che ci protegge, la pelle è il nostro primo strumento di comunicazione. Va ascoltata, capita e studiata con protocolli specifici e personalizzati. Per questo motivo parlo di “dermocosmesi”.
Allora, è nato “Ricomincio da Me”, diventando mese dopo mese un progetto di benessere a 360° in cui il concetto di bellezza ha il valore di bene comune, di strumento di inclusione sociale, di salute e di prevenzione.
Da sempre sostengo che la bellezza debba essere intesa come un bene aspirazionale ed accessibile. È creatività e libertà, fonte di potere, di empowerment, ci permette di essere chi vogliamo e di esprimere la nostra personalità.
Sono trascorsi quasi vent’anni dalla mia laurea e da quando ho iniziato a lavorare nel settore della dermocosmesi, eppure ultimamente ho davanti agli occhi un momento del giorno in cui conseguii il diploma. Mentre salutavo e stringevo le mani ai professori della commissione d’esame, il presidente mi chiese: “per quale motivo vuol fare il magistrato?” ed io allora risposi “perché credo in un mondo migliore e nel mio piccolo, se posso, voglio essere utile per gli altri”.
Farmacista
Myriam Mazza